I NIPOTI DEL SINDACO
di Eduardo Scarpetta
commedia comica in due atti
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e interpreti

Saverio, oste:
Alberto Latta
Carmeniello, garzone dell’osteria:
Maurizio Baschirotto
Pasquale Guerra, contadino:
Mario Santagati/Mario Cuccaro/Giuseppe Fiore
Nannina, sua sorella:
Anna Rapisarda
Don Ciccio Sciosciammocca, sindaco:
Enzo Rapisarda;
Silvia, sua nipote:
Rita Vivaldi;
Felice, suo nipote:
Marco Vallarino;
Alfonso segretario del Sindaco
Giuseppe Fiore
Achille innamorato di Silvia
Domenico Veraldi
Salvatore guardia municipale
Moreno Pasqualin
Suor Procopia, suora portinaia
Serena Filippini
Francesca De Rosa
Suor Benedetta, Madre Superiore
Francesca Spezie
Staff
​
Aiuto regia:
Stella Rapisarda
Scenografie e costumi:
Laboratorio N.C.T. Verona
Trucco e Acconciature:
Moreno Pasqualin
Fotografo di scena:
Michele Albrigo
Direzione luci e suono:
Khristopher Ramos Villegas
Produzione e messa in scena:
Nuova Compagnia Teatrale
La trama di questa divertentissima commedia si dipana attraverso una serie di equivoci e travestimenti, senza mai rischiare di far perdere allo spettatore il filo conduttore ma, al contrario, coinvolge il pubblico nei, più o meno, innocenti equivoci.
Come per altre opere di Scarpetta la semplicità, regna per assicurare uno svolgimento fluido e ricco di risate immediate da parte dello spettatore. Felice e Silvia sono i nipoti del sindaco Ciccio Sciosciammocca, il quale non ha mai conosciuto i nipoti, figli di suo fratello oramai scomparso e decide di lasciare la propria eredità a Felice, perché reputa la nipote una poco di buono; ma durante il viaggio per incontrare lo zio, Felice combina un guaio con una certa Nannina, e sarà quindi costretto a fuggire dall’ira del fratello della giovane.
Felice avvisa lo zio con una lettera che dovrà ritardare il suo arrivo, ma Silvia riesce ad intercettare casualmente la lettera e si presenta allo zio sotto le vesti del fratello. Lo stesso Felice si traveste da donna e si presenta allo zio spacciandosi per la nipote e per sfuggire dal fratello di Nannina.
Ma il gioco dei travestimenti non è finito perché ci sarà chi per amore si travestirà da suora ed altri ancora dovranno ricorrere ai travestimenti più imprevedibili. Ognuno gioca la propria parte sicuro delle proprie ragioni. Ne scaturirà un finale scoppiettante.
​
La Nuova Compagnia Teatrale, con questa commedia è alla quinta produzione delle opere di Eduardo Scarpetta dopo aver portato in tournée in tutta Italia successi quali: “Miseria e Nobiltà”, “Tre pecore viziose”, “Due mariti imbroglioni” e “Un Turco Napoletano”.
L’interpretazione e la regia di un “vecchio” del teatro come Rapisarda continuano a garantire al pubblico due ore di risate e leggerezza, perché a teatro si deve anche poter ridere liberamente senza porsi il problema della “riflessione”.
Il “teatro” che ci aiuta a riflettere ed a capire è fondamentale per una società ma ogni tanto avere il coraggio di ridere e ridere, di certo aiuta a vivere meglio.