IL BERRETTO
A SONAGLI
di Luigi Pirandello
commedia in due atti
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e interpreti

Ciampa:
Enzo Rapisarda
Beatrice Fiorica:
Anna Rapisarda
Rita Vivaldi
La Signora Assunta La Bella:
Francesca Spezie
Fifì La Bella:
Mario Cuccaro
Il Delegato Spanò:
Domenico Veraldi
La Saracena:
Rita Vivaldi
Fana:
Serena Filippini
Nina Ciampa:
Stella Rapisarda
Roberta Lorenzoni
Staff
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Aiuto regia:
Stella Rapisarda
Scenografie e costumi:
Laboratorio N.C.T. Verona
Trucco e Acconciature:
Moreno Pasqualin
Fotografo di scena:
Fulvio Vivenzi
Direzione luci e suono:
Khristopher Ramos Villegas
Produzione e messa in scena:
Nuova Compagnia Teatrale
Con il titolo "A birritta cu' i cincianeddi", testo in dialetto siciliano, questa commedia venne rappresentata per la prima volta il 27 giugno 1917 al Teatro Nazionale di Roma dalla Compagnia di Angelo Musco. E' una delle ultime opere che Pirandello affida a una formazione dialettale. Nel 1918 fu pubblicata in lingua col titolo "Il berretto a sonagli" in "Noi e il mondo" dell'agosto-settembre. Il punto di partenza, come accade spesso nel teatro pirandelliano, è una novella, "La verità", scritta e pubblicata nel 1912.
Ma, passando dalla forma narrativa a quella drammatica, il discorso si affina staccandosi quasi completamente dal bozzetto naturalistico per assumere un particolare significato emblematico. Lo scrivano Ciampa, lucido nelle sue argomentazioni, perfettamente consapevole dei suoi atti è deciso a battersi perché le cose non si svolgano secondo norme alle quali si sente risolutamente estraneo. Due ragioni soprattutto gli impediscono di agire, una di carattere personale: il disperato desiderio di salvare comunque quel tanto di amore che gli è concesso, sia pure a mezzadria.
L'altra è una ragione sociologica, "la sofisticazione della morale sessuale tradizionale" come la definisce Leonardo Sciascia, precisando: " Una condizione storica di vassallaggio sessuale delle popolazioni rurali nei riguardi del feudatario, del gabellotto, del soprastante, cui è da aggiungere l'aleatorio esercizio della patria potestà e tutela per le frequenti e lunghe assenze a causa del carcere e delle latitanze, hanno determinato nel tempo una situazione morale e sentimentale, un comportamento sociale, per cui l'illecito sessuale viene accettato da coloro che ne sono offesi purché siano salve le apparenze in una sfera di intatta spiritualità".
A Ciampa dunque interessa soprattutto ristabilire queste apparenze: minaccia apertamente di uccidere entrambi gli adulteri, pur affermando la propria ripugnanza a tale soluzione, per provocare l'unica scappatoia che eviti il delitto senza macchiare indelebilmente la sua reputazione.: "E così" dice ancora Sciascia "la catastrofe è evitata, la sofisticazione accettata come soluzione: la soluzione 'per bene' che la borghesia dà ai propri conflitti, alle proprie inquietudini. Il comportamento di una società contadina "eccentrica" trova la sua normalità nella società borghese, dove persino la possibilità della catastrofe si spegne". Tra i molti interpreti di questa commedia vanno ricordati particolarmente: Eduardo , Peppino De Filippo e Turi Ferro.