IL VENTAGLIO DI
LADY WINDERMERE
di Oscar Wilde
traduzione a cura di RITA VIVALDI
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e interpreti

LADY WINDERMERE
Anna Rapisarda
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MRS ERLYNNE
Rita Vivaldi
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LORD WINDERMERE
Enzo Rapisarda
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LORD DARLINGTON
Mario Cuccaro
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DUCA DI BERWICK
Marco Vallarino
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LORD AUGUSTUS LORTON
Domenico Veraldi
Alberto Latta
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PARKER (maggiordomo)
DAVID PREMOLI
Staff
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Scenografie e Costumi:
Laboratorio N.C.T. Verona
Direzione luci e audio:
Khristopher Ramos Villegas
Fotografie:
Fulvio Vivenzi
Regia:
Enzo Rapisarda
Produzione e messa in scena:
Nuova Compagnia Teatrale
Rappresentato per la prima volta il 22 febbraio 1892 al Saint James Theathre di Londra, “Il ventaglio di Lady Windermere” riscosse un notevole successo tra il pubblico e Oscar Wilde, all’apice della sua carriera, si prese dunque il gusto di smascherare e ridicolizzare le ipocrisie dell’aristocrazia inglese sulle scene dei più importanti teatri del Regno.
La trama si sviluppa nell’arco di ventiquattr’ore, e mostra al pubblico le vicende di una giovane donna aristocratica – Lady Windermere – che, sospettando di essere tradita dal marito, arriverà al punto di mettere in dubbio persino la propria fedeltà, tentennando davanti alle continue avances dell’amico Lord Darlington. Si susseguiranno sulla scena innumerevoli equivoci e fraintendimenti che, tra cinismo e genialità, accompagneranno il lettore verso l’immancabile lieto fine.
Molti sono i temi che Oscar Wilde, in modo estremamente brillante e mai banale, sceglie di trattare nell’opera: Lady Windermere è il simbolo di tutti i valori che caratterizzavano l’aristocrazia dell’epoca, ma la sua innocenza impedisce ai suoi gesti di assumere connotazioni grottesche e ipocrite. I vizi e le falsità che ammorbano la società verranno invece messi alla berlina dall’autore attraverso il personaggio di Mrs Erlynn, donna all’apparenza spregiudicata, ma estremamente affascinante, che alla fine si rivelerà essere la madre della protagonista. Il rapporto tra queste due figure femminili, complementari e opposte, assieme alle caratterizzazioni dei personaggi secondari, rivela al pubblico un tessuto sociale ricco di quelle incomprensioni, di quei vizi, e di quelle dinamiche che l’autore seppe tratteggiare con leggerezza e grande senso dell’umorismo.
La regia di Enzo Rapisarda ha dunque scelto di mettere in luce tutto questo con l’intento di far rivivere, una volta aperto il sipario, una voce schietta e beffarda come quella di Oscar Wilde, una voce che ammicca al pubblico celando dietro all’elegante grazia dell’accessorio femminile per eccellenza – il ventaglio, appunto – le più profonde verità dell’animo umano.