L'ORSO
di Anton ÄŒechov
atto unico
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e interpreti

ELENA IVANOVNA POPOVA
vedova, proprietaria terriera:
RITA VIVALDI
GRIGORIJ STEPANOVIC SMIRNOV
proprietario terriero:
ENZO RAPISARDA
LUKA
vecchio, servo della Popova: DOMENICO VERALDI
Staff
​
Scenografie e Costumi:
Laboratorio N.C.T. Verona
Direzione luci e audio:
Khristopher Ramos Villegas
Fotografie:
Michele Albrigo
Regia:
Enzo Rapisarda
Produzione e messa in scena:
Nuova Compagnia Teatrale
L'orso è una breve opera teatrale in un atto unico scritta da Cechov nel 1888. Protagonista è Elena Ivanovna Popova, una vedova inconsolabile che ha giurato, dopo la morte del marito, di non uscire più di casa e di non frequentare più alcun uomo, nonostante le insistenti preghiere a ripensare la sua decisione da parte del suo servitore Luka. La situazione si capovolge quando l'ex ufficiale di artiglieria Smirnov va dalla Popova a riscuotere delle cambiali. Il rifiuto di lei a pagare e la volontà di lui ad esigere quanto dovuto originano un dialogo concitato, che degenera in un duello fra la vedova e l'ex ufficiale con un imprevedibile esito finale. L'opera ci propone l'eterno tema dell'amore come passione immediata e incoercibile. I personaggi sono psicologicamente ben caratterizzati e la forza dei desideri e delle pulsioni dei due protagonisti è rappresentata scenicamente con una vividezza travolgente. Di grande vis comica è anche la figura del servo Luka, accentuata nei particolari comico-grotteschi dalla regia di Enzo Rapisarda. Con Cechov, infatti, l'attore è consapevole che, fra le pieghe della sua recitazione, può scorrere tutta la contraddizione del teatro, tragedia e commedia ad un tempo. Egli può giocare, irridere, travestirsi in piena libertà.
LA DOMANDA DI MATRIMONIO
di Anton ÄŒechov
atto unico
regia di ENZO RAPISARDA
Personaggi e interpreti

STEPAN STEPANOVIC CUBUKOV
possidente:
ALBERTO LATTA
NATAL'JA STEPANOVNA
sua figlia:
ANNA RAPISARDA
IVAN VASIL'EVIC LOMOVUKA
possidente vicino di casa:
MARCO VALLARINO
Staff
​
Scenografie e Costumi:
Laboratorio N.C.T. Verona
Direzione luci e audio:
Khristopher Ramos Villegas
Fotografie:
Michele Albrigo
Regia:
Enzo Rapisarda
Produzione e messa in scena:
Nuova Compagnia Teatrale
La domanda di matrimonio è un atto unico scritto da Cechov nel 1888.
Fra ruggini antiche di buon vicinato, e comici squarci di vita campestre, si assiste al ruvido approccio fra due rampolli di buona famiglia in cui i battibecchi si alternano a riappacificazioni preludendo a quello che sarà la futura vita matrimoniale.
Ivan Vasilevic Lomov si presenta in casa del possidente Stepan Stepanovic Cubukov per chiedere in moglie la figlia Natalia, che a sua volta pensa che Lomov sia venuto per un contratto d’affari e scopre solo alla fine che si trattava di un contratto di matrimonio. Tutto il testo è basato su questo equivoco. Partendo da una piccola disputa sulla proprietà di un prato o da un diverbio sulle capacità dei propri cani, i due continueranno a scambiarsi invettive in un crescendo di battibecchi comici dallo scoppiettante finale.
Anche in questo atto unico non ci troviamo di fronte a personalità di rilievo, ma a personaggi che annunciano e talvolta anticipano ridicole figure dai contorni borghesi, esseri puerili, prigionieri di sogni volgari, di ambizioni futili, capaci tutt’al più di piccole rivelazioni, svenimenti e capricciose pulsioni.